La presenza di sangue durante un rapporto può dipendere da varie cose, per questo è importante capire la causa di queste macchie di sangue sin da subito. Per esempio, la motivazione più gettonata è la rottura dell’imene, durante il primo rapporto, che determina perdite di sangue vaginali, abbondanti o scarse.
Quindi la prima volta esce sangue? L’imene è una membrana più o meno elastica che chiude esternamente la vagina e la sua rottura genera spesso sanguinamenti. Ma non capita a tutte, anche perché l’imene può essere resistente o addirittura assente, sono comunque poche le donne a cui capita.
Perdite di sangue
Se dal primo rapporto sessuale derivano piccolissime perdite di sangue, è possibile che le perdite rosse aumentino rispetto al motivo che le genera. Non è strano quindi che le donne, specie se molto giovani, chiedano aiuto al ginecologo o all’ostetrica per una visita; questi infatti, è possibile che rilevino perdite marroni dopo rapporto, dovute alla presenza di sangue ormai ossidato, quindi “vecchio”, che permane in vagina.
Sangue dopo rapporto
Le perdite dopo rapporto possono essere causate da abrasioni della mucosa vaginale; quest’ultime sono multifattoriali perché provocate da rapporti intensi, o infiammazioni che vanno ad indebolire i tessuti interni della donna.
Il sangue durante il rapporto o il sangue dopo un rapporto fuoriesce per la secchezza vaginale; la secchezza, nelle donne in età fertile (pillola) o in menopausa (carenza di estrogeni), può essere corretta con l’uso di lubrificanti.
Ma sono normali le perdite di sangue dopo un rapporto? La fuoriuscita di sangue dalla vagina potrebbe essere provocata dalla presenza di una “piaghetta” sul collo dell’utero (ectropion) che rappresenta la mucosa cervicale collocata esternamente. O è probabile che vi sia un polipo, sempre sul collo dell’utero, che poiché è molto vascolarizzato può generare perdite dopo traumi meccanici, come la penetrazione.
Inoltre, la perdita di sangue in seguito ad un rapporto può essere correlata a lesioni pre-cancerose o tumori cervicali, conseguenti a infezione da HPV.
Perdite ematiche
Le perdite di sangue possono anche provenire dall’interno dell’utero: il sanguinamento vaginale è riconducibile, in queste circostanze, alla presenza di polipi endometriali, iperplasia dell’endometrio stesso o fibromi intracavitari.
Se la motivazione è organica, come in questi casi, va valutata l’entità della perdita distinguendo un’emorragia vaginale da un sanguinamento vaginale scarso. Per questo motivo va analizzata la perdita durante la mestruazione, il rapporto sessuale o al di fuori di qualunque avvenimento, per avere una diagnosi, il più possibile corretta.