Dalle immagini si può vedere che ad infastidire Noa siano stati uomini di tutte le età e di tutte le nazionalità. Non tutti la insultano, c’è anche chi si “limita” a fare degli apprezzamenti su di lei ad alta voce, ma lo scopo della ragazza è proprio quello ovvero far vedere quanto sia naturale per un uomo rivolgersi ad una donna esclusivamente come se fosse oggetto di desiderio. “Volevo fare qualcosa che mi desse potere su di loro”, ha detto al sito Redpers. Mettere in mostra il volto dei molestatori per lei era un gesto di ribellione contro la loro prepotenza. A giudicare dal numero di persone che hanno seguito il progetto, è riuscita nel suo intento.
A volte, però, le osservazioni sono molto più pesanti. Noa ha avuto cura di raccontarle tutte, per far vedere quanto un fenomeno a volte sottovalutato sia dilagante, anche nella “civilissima” Olanda.
Il progetto di Noa è finito l’ultima settimana di settembre, ma la sua lotta contro i molestatori no. Infatti nel suo ultimo post la ragazza dichiara di aver passato il suo account ad altre ragazze, che continueranno a fotografare tutti i molestatori che incroceranno sulla loro strada.
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