Alcune patologie complicano lo sviluppo e la possibilità di avere un figlio. Sheree Psaila, una donna di 23 anni, soffre di Artrogriposti Multipla Congenita, come spiega.
La malattia provoca il malfunzionamento del sistema nervoso centrale e vegetativo, ma anche una rigidità muscolare. Le persone che sono affette da questa malattia non hanno muscoli né alle gambe e né sulle braccia.
Quando Sheree è venuta al mondo, i medici le avevano dato meno di un anno di vita. Ma contro tutte le aspettative e grazie a numerose operazioni, la donna si è rivelata una combattente incredibile. I medici, ottimisti, credevano che sarebbe riuscita a vivere su una sedia a rotelle ma la 22enne ha fatto anche di meglio.
È alta poco piú di un metro, ma nonostante le difficoltà è riuscita a finire gli studi e a laurearsi alla triennale prima di essere ammessa alla facoltà di ingegneria. Ha incontrato Chris, affetto da una malattia congenita alla schiena. I due si sono innamorati e nel 2015 si sono sposati e hanno deciso di farsi una famiglia.
In seguito ad un aborto spontaneo, i medici erano dell’opinione che non sarebbe stata in grado di portare a termine una gravidanza. Ma Shree e Chris non si sono mai arresi.
Nove mesi dopo, nel febbraio 2016, alla 35esima settimana di gravidanza, Sheree ha dato al mondo Hayden con parto cesareo.
Il bambino è nato in perfetta salute e cresce sano e forte. Sheree può contare sul sostegno del marito e di un aiuto a casa perché non riesce a fare tutto da sola. Dopo alcuni mesi, Sheree e Chris hanno fatto progressi enormi.
Lei ha lottato tanto sopratutto perché agli occhi degli altri, specialmente a scuola, è sempre stata ‘diversa’. Ma il suo coraggio, la sua forza, la sua energia e la sua vitalità le hanno permesso di superare qualsiasi ostacolo gli si presentasse davanti, e tutto ciò dev’essere una fonte d’ispirazione per tutti noi.
Una madre amorevole una donna ammirabile, coraggiosa e forte che si è sempre rifiutata di arrendersi.