Duecento euro netti al mese per tre anni alle lavoratrici con un figlio che rientrano a lavoro dopo la maternità. Una scelta che Luca Menini, amministratore delegato di Sintecnica, società di Cecina che si occupa di ingegneria ha inoltrato a tutti i suoi dipendenti
Duecento euro netti al mese per tre anni alle lavoratrici con un figlio che tornano a lavoro in seguito alla maternità. Una scelta che Luca Menini – amministratore delegato di Sintecnica, società di Cecina che si occupa di ingegneria civile e industriale – ha inoltrato a tutti i suoi dipendenti il passato luglio, di conseguenza il provvedimento è entrato in vigore dal 1 agosto. Un contributo che non ha chiamato bonus bebè ma “Sintecnica family” questo perché il valore e l’importanza della famiglia sono proprio alla base di questa idea. Scelta comunicata ai propri dipendenti attraverso un messaggio che Eitan Garbawy, project manager e business develop aziendale, ha pubblicato anche sul proprio profilo Linkedin abbinando il post ad una foto di un sorridente Luca Menini. In poco tempo Eitan ha ricevuto una quantità indefinita di contatti, oltre 65mila in pochi giorni, e tantissimi commenti.
«Sono stato letteralmente travolto dai commenti positivi di molti professionisti – fa sapere Garbawy -. Uno di quelli che mi ha colpito maggiormente più spiegava come investire sui propri dipendenti sia fondamentale per far crescere l’azienda riesca ad essere un esempio positivo. Qualcuno ha anche chiesto quante fossero le madri in questa condizione e se questo fosse un incentivo per farle rientrare prima dal part-time. La risposta è che in Sintecnica ci sono 5 mamme su 45 dipendenti, circa l’11% e tre di queste hanno neonati di età inferiore agli 8 mesi. Le mamme, poi, godono del bonus più le ore di riposo per allattamento. Il bonus è nato, infatti, per coprire i costi dell’asilo 0-3 e Sintecnica ha anticipato l’orario di uscita per permettere alle famiglie di riunirsi prima di sera».
Quindi data la difficile situazione delle mamme italiane che lavorano, questo piccolo gesto vuol essere un aiuto concreto, ovvero per dare la possibilità a chi vuol tornare ad occupare la sua posizione lavorativa in modo completo e senza per questo sentirsi penalizzata economicamente.
Qualcosa che, invece, nel nostro paese si può definire: l’eccezione. Questo spiega il motivo per il quale ci sono state così tante visualizzazioni, che ormai viaggiano verso le 70mila, in pochi giorni.
«L’intento di questa scelta, in linea con la nostra vision aziendale, è quella di contribuire a migliorare il rapporto tra lavoro e vita privata – informa l’amministratore delegato Luca Menini -. Per questo ho comunicato ai miei dipendenti che, a partire dallo scorso agosto, per le madri con un figlio in età compresa tra zero e tre anni, alla ripresa del rapporto full time, sarebbe stato possibile beneficiare del contributo mensile “Sintecnica family” di 200 euro netti. Questo vale sia per i dipendenti ma anche per chi ha con l’azienda un contratto di collaborazione in grado di generare più del 70% del fatturato dai rapporti con l’azienda». Sintecnica, che non è nuova a bonus ed incentivi ai propri lavoratori, sta ottenendo negli ultimi anni risultati importanti, con commesse e progetti di immenso valore.