Una mamma dovrebbe essere la persona che ama e protegge i propri figli da tutto e da tutti. Ma, non tutte le mamme sono così. Non tutte le madri che mettono al mondo figli sono capaci di amarli nonostante i loro problemi o difetti. E ogni tanto, oltre a non proteggerli, glia fanno anche del male. La storia di Amelia, una mamma 23enne americana, e del suo bambino Antonio di 4 anni, è una storia triste e dolorosa. La giovane madre ha ucciso il figlio autistico, dandogli fuoco. Amelia ha deciso di mettere fine alla vita del figlio perché era certa che fosse un cannibale.
Ad allertare gli agenti sono stati i vicini di casa della donna
L’orribile fatto è accaduto il passato 28 settembre a Milwaukee, negli Stati Uniti. La donna ha dato fuoco al figlio ed è poi fuggita dalla finestra, vagando spaesata per la strada. I vicini hanno visto del fumo uscire dalla casa e hanno immediatamente chiamato gli agenti. Sul cellulare della donna sono state trovate inquietanti ricerche sui cannibali.
La scena che degli agenti si sono trovati davanti agli occhi è stata a dir poco agghiacciante. Il bambino, Antonio, era nella vasca da bagno, bruciato, con le braccia legate dietro la schiena e una busta di plastica in testa. Vicino a lui vi era una bottiglia di olio da cucina, probabilmente utilizzato per alimentare le fiamme.
Poche ore prima il terribile misfatto, i vicini avevano udito Antonio urlare alla mamma di smetterla promettendo che non avrebbe fatto più qualcosa che ad Amalia chiaramente aveva dato fastidio. Però, i vicini non si sono preoccupati di capire cosa stesse succedendo.
Le ricerche che gli inquirenti hanno rinvenuto sul telefono della mamma sono spaventose. La donna ha cercato un modo per uccidere un cannibale. Nei siti, su cui ha navigato, si consigliava di ucciderli con del fuoco. Non è chiaro il motivo per cui la donna ritenesse che il suo bambino fosse un cannibale.
Ralph, il nonno della piccola vittima, è distrutto dal dolore e ha parlato della tragedia a Fox6: “È impossibile descrivere come ci si sente dopo una tragedia simile. Spero che ora Antonio sia in paradiso, e pregherò perché ad Amelia venga dato un sostegno, se ne ha bisogno: e io credo proprio che ne abbia.”