Le donne piangono
di nascosto per non ammettere d’esser stanche morte,
passano i sabati mattina
in pigiama a pulire,
sono le donne che non sentirete mai infierire.
Sono quelle che dopo dieci ore di lavoro vanno
a far la spesa
per preparar la cena. Studiano con i figli, allevano cani e conigli.
Sono le donne che dicono di non aver paura
per non destar preoccupazione,
quelle che rinunciano
a tutto
per essere a casa ogni sera come una vocazione.
Sono donne da corse
al pronto soccorso
in piena notte,
che guidano con la nebbia, non chiedono abbuoni o raccomandazioni.
Sono le donne sole
alle stazioni.
Quelle che nascondono
i soldi nelle scatole
di latta per i giorni fragili, che raccontano commosse del loro
mondo azzurro,
perché sempre sperano
in un futuro di burro.
Le donne che risparmiano i trenta euro per la tinta
dei capelli
a fine mese e un compromesso sereno innanzi alle offese.
Sono le donne del bicchiere mezzo pieno,
quelle che chiudono casa quando tutti dormono
e stendono i panni ad ogni ora della notte e del giorno.
Sono le donne
che corrono perché perennemente in ritardo,
ma sempre presenti ad ogni traguardo.
Sono quelle forti
dai mille consigli,
le stesse che quando escono con le amiche
si sentono in colpa
coi figli.
Sono le donne
dai magoni amari digeriti con cura,
affinché la vita possa sempre sembrarvi un’avventura.
Quando la sera varcate
la soglia di casa,
non fate mancare loro
un bacio d’amore.
Un abbraccio rotondo.
Un sorriso anche
se stanco.
Regalate a loro una carezza mentre nel buio della notte
fingono di dormire.
Se stanno sveglie,
è per raccogliere i sogni che troverete nelle scodelle della prima colazione e sentirvi gioire.
E se non sapete come far di ogni donna una regina,
a loro piacciono
le margherite del giardino, i cioccolatini ripieni
e i valzer ballati a piedi nudi in cucina.
Sono solo donne e madri del duemila, con milioni
di desideri
ed un presente pirandelliano da uno, nessuno e centomila
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