“I tumori al collo dell’utero che insorgono in gravidanza sono rari: un caso ogni mille-cinquemila gravidanze. In passato si consigliava di interrompere la gravidanza oggi, grazie al supporto di chemioterapia e chirurgia, si arriva a buoni risultati come lo dimostra questa storia di cui andiamo fieri. Sono molto contento”. Queste sono le parole di Pierandrea De Iaco, responsabile dell’oncologia ginecologica del policlinico Sant’Orsola, riguardo il caso di Jessica Ricci, donna di 29 anni, di Molinella. Jessica ha saputo di essere malata al ritorno dal suo viaggio di nozze, poco dopo aver scoperto di essere in dolce attesa.
La sua storia è stata condivisa su Facebook anche dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna che l’ha condivisa sul proprio profilo: “Entrando al padiglione 4 del Sant’Orsola ti trovi davanti ad un bivio: il corridoio di sinistra porta alla maternità; a destra invece ci sono tanti ambulatori, tra cui quelli oncologici. Mi piaceva chiamarli ‘il corridoio delle cose belle’ e ‘il corridoio delle cose brutte’. Io li ho percorsi entrambi”.
Jessica ha affrontato la gravidanza mentre affrontava la chemio: “Ho lottato tutte le mattine con quel corpo che stava cedendo; dopo ogni chemio ero esausta, ma stavo combattendo una battaglia che volevo vincere, e sentivo lui crescere dentro di me, lui ha dato un senso a tutto ciò che stavo sopportando. Dovevo farcela, per me ma soprattutto per lui, mio figlio”. Il passato 3 agosto Jessica è diventata mamma, un mese dopo in parto le è stato asportato il tumore. A settembre, gli esami, hanno dato esito negativo: “L’ho sconfitto quel bastardo. E cosi siamo usciti da quella porta con un sorriso e un pianto liberatorio, un vortice di emozioni inspiegabili, ci siamo liberati di quasi un anno di dolore. Oggi finalmente solo lacrime di gioia. Ricomincio a vivere godendomi davvero la vita e mio figlio. Ora sorrido di più, amo di più”.