Dove deve dormire un neonato: il posto e la posizione giusta

In passato è stato dimostrato che il sonno condiviso tra mamma e neonato previene la SIDS; tuttavia far dormire il neonato nel letto può rappresentare un pericolo, perché aumentano le possibilità che soffochi, o che venga colpito da movimenti involontari dei genitori. Ma com’è possibile far fronte a ciò? Facendo, ovviamente, addormentare il neonato nella stessa stanza dei genitori.

Come addormentare un neonato? I neonati molto piccoli necessitano di contatto, calore e anche di udire la voce e le coccole materne per dormire pacificamente; ecco perché tenerlo con sé può essere un metodo infallibile.

Dopo che il bimbo si è addormentato, molte donne lo mettono nella navicella o nella cesta per neonato; questa scelta è opinabile solo se si pensa che il tessuto della navicella, usata anche fuori casa, può assorbire fumo, odori e sostanze tossiche.

Oggi, viene anche usata è la sacca per neonato, che ricorda lo stesso senso di contenimento che il piccolo aveva quando era nella pancia della mamma.

I neonati dormono quasi tutto il giorno, specie nelle prime settimane dopo la nascita, e si svegliano solo per nutrirsi.

I ritmi del sonno variano tra bambini allattati al seno, che di solito dormono meno perché fanno più poppate, a differenza di quelli allattati artificialmente che essendo sempre pieni e sazi dormono più a lungo.

Culla neonato

La culla del piccolo deve essere posta sin da subito vicino a mamma e papà; questo perché la vicinanza aumenta il benessere del piccolo, e ne migliora lo sviluppo psico-fisico. Il metodo migliore per avere il calore e le attenzione dei genitori, insieme a maggiore sicurezza per il neonato, è comperare una culla che si attacca al letto. La certezza di avere la mamma sempre vicina migliora la sua crescita.

Lettino neonato

Il lettino della culla deve avere un materasso rigido, senza cuscino o oggetti che possono rendere difficile la respirazione del piccolo. Il lenzuolo per neonato sarebbe da sostituire con un pigia imbottito o la stessa sacca già citata, per impedire che occluda naso e bocca.