Era il 1 settembre del 2004 quando la piccola Denise Pipitone, mentre giocava davanti casa sua, all’angolo tra le vie Castagnola e La Bruna, a Mazara del Vallo, è scomparsa. Immediata la disperazione dei genitori, in seguito vi è stato un lungo lavoro di ricerca della bambina di cui si sono perse quasi del tutto le tracce. Nel giorno in cui avrebbe dovuto compiere diciassette anni, arriva la straziante dedica dei genitori della piccola, oggi adolescente.
“Denise, ovunque tu sia auguri per il tuo diciassettesimo compleanno. Denise, tesoro di mamma, ti abbiamo cercata e fortemente voluta… poi il 26 ottobre del 2000, come un raggio di sole, sei venuta al mondo, accolta con molta gioia e tanta felicita’. Sei sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Con amore mamma Piera e papà Piero“.
Queste le parole della mamma e del papà di Denise, che da quel terribile giorno non hanno mai smesso di cercare, e sperare, nel ritrovamento della loro bambina. Oggi, dopo ben 13 anni, ancora non si sa niente riguardo il colpevole di quello che è stato definito come uno dei casi di cronaca più misteriosi ed irrisolti.
Assolta l’unica indagata, Jessica
Il passato aprile la Cassazione ha definitivamente assolto dall’accusa di concorso in sequestro di minorenne l’unica indagata, Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise. Questa, nel 2004 era ancora minorenne, era stata processata in quanto indiziata.
Durante questi anni, vi sono state diverse segnalazioni, poi smentite, di ragazze avvistate che assomigliavano a Denise. Nel frattempo la Procura di Marsala ha preso la decisione di riaprire le indagini disponendo ai Ris di Messina di sottoporre con nuove tecniche all’esame del DNA tutte le impronte rilevate in diversi luoghi che possono essere fondamentali per le indagini.
La rabbia di Piera Maggio
Piera Maggio, la mamma di Denise, pur non credendo più nella giustizia italiana spera in una svolta. “La verità processuale è diversa da quella reale ed è giusto che io non condivida la verità dei giudici. Quello di mia figlia è un fallimento della giustizia italiana. Mi devono la verità“, ha detto la donna a Mattino Cinque.