Il concepimento è il primo passo di un percorso che porta alla formazione di una nuova vita a partire da uno spermatozoo e un ovulo. Ma come avviene di preciso il concepimento?
Il termine “concepire” indica l’atto attraverso il quale viene generata una nuova vita. O meglio, a partire dal momento in cui l’ovulo femminile viene fecondato dallo spermatozoo maschile. Il concepimento può avvenire in maniera naturale, ovvero quando l’ovulo viene fecondato durante un rapporto non protetto, oppure in maniera artificiale, attraverso tecniche di fecondazione assistita.
Come avviene la fecondazione?
La fecondazione si ha in una specifica zona delle tube uterine e ha come protagonisti i due gameti, l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile. Quando lo spermatozoo feconda l’ovulo si crea lo zigote, composto da 46 cromosomi, 23 paterni e 23 materni.
Dopo la formazione dello zigote, quest’ultimo inizia una suddivisione che porta a un agglomerato cellulare, costituito da cellule in grado di svolgere tutte la stessa funzione.
Successivamente, pian piano che lo sviluppo di queste cellule procede, le cellule cominciano a specializzarsi nella generazione di alcune componenti che poi andranno a costituire il feto e la placenta.
Tre giorni dopo la fecondazione, questo agglomerato di cellule, chiamato “morula”, si spinge verso la cavità dell’utero ed è proprio in questi giorni che avviene l’impianto dell’embrione.
Spermatozoi e ovulazione
Lo sperma ha un ruolo importantissimo in questo processo, infatti è risaputo che durante l’eiaculazione vengono rilasciati migliaia di spermatozoi, ma solo uno sarà in grado di raggiungere e penetrare l’ovulo. Per quanto riguarda lo sperma in vagina, esso si comporta in maniera particolare all’interno di questa cavità.
Infatti, una volta che sono nella vagina, gli spermatozoi hanno la capacità di risalire lungo il canale cervicale e di arrivare alle tube di Falloppio grazie alla loro motilità e alle contrazioni muscolari delle pareti tubariche. Quando hanno raggiunto l’ovocita, solo uno riesce ad superare la “pellicola” che lo ricopre e sarà lui che darà inizio al processo di formazione dello zigote.
È bene ricordare che affinché la fecondazione avvenga è necessario che la donna sia in una fase del proprio ciclo mestruale, che è l’ovulazione. Questo perché è proprio durante l’ovulazione che viene rilasciato il potenziale ovocita da fecondare. Normalmente questo processo dura 24h, ma si può essere fertile anche nei 2-3 giorni che la precedono.
Quando si rimane incinta
Come detto in precedenza nella durata giornaliera dell’ovulazione si può restare incinta, ma è importante sapere che si può rimanere incinta anche nei giorni precedenti all’ovulazione, in quanto lo spermatozoo può rimanere in vita fino a cinque giorni dopo l’eiaculazione.
Quindi dopo quanto tempo si rimane incinta, in seguito ad un rapporto, non è facile da determinare, ma si ha un rapporto sessuale qualche giorni prima dell’ovulazione è possibile avere la fecondazione.
Il corpo di una donna quando rimane incinta non presenta diversità evidenti rispetto al periodo preconcezionale, tuttavia alcune modificazioni possono essere captate come seno più dolorante e più sensibile; stanchezza e affaticamento; irritabilità o cambiamento dell’umore; nausea e fastidio nei confronti di certi odori.