I nomi dati ai figli sono lo specchio dei tempi in cui si vive: ce ne sono molti ormai ‘superati’, che erano usati principalmente nei secoli passati, mentre oggi giorno sono maggiormente usati quelli stranieri o dettati dalle mode. È ormai comune chiamare i bambini con nomi stranieri, magari in onore delle celebrità, ma c’è anche chi ha deciso di dare ai propri figli il nome dei filtri di Instagram. Tuttavia, in Italia una scelta del genere molto probabilità non sarebbe permessa, questo perchè la legge stabilisce precisi divieti ai nomi che possono, o non possono, essere dati ai bambini nati nel nostro paese. Lo ricorda Fanpage.it, che rivela tutti i limiti alla fantasia dei genitori imposti dalle nostre leggi.
Gli otto tipi di nomi che in Italia sono vietati per legge:
1) Nome della mamma, del papà o dei fratelli: I bambini non possono avere lo stesso nome della mamma, del papà, dei fratelli e delle sorelle viventi per necessità burocratiche. Non è prevista nemmeno la dicitura “Junior” come negli Stati Uniti. In questo modo, si viene a creare un sistema di identificazione personale, senza andare incontro a spiacevoli inconvenienti.
2) Cognome al posto del nome: viene posto tale limite al fine di evitare equivoci di identità.
3) Nomi ridicoli: sono decisamente vietati i nomi che rinvia a soprannomi o a ingiurie, handicap o disgrazie. La novità, rispetto agli anni passati, è che l’anagrafe può respingere l’abbinamento di nome e cognome che se combinati possono suscitare malinconia.
4) Nomi di personaggi storici: sono rigorosamente vietate le combinazioni come ‘Adolf Hitler’, ‘Benito Mussolini’, ‘Josif Vissarionovich Stalin’ e ‘Osama Bin Laden’. Questo perché determinati nomi potrebbero creare vergogna e umiliazione nel piccolo.
5) Nomi della letteratura: Stessa cosa vale per i nomi dei personaggi descritti nei libri. Conte Dracula, Moby Dick, Grande Gatsby: sono tutti appellativi vietati dalla legge.
6) Nomi di fantasia: ci sono dei limiti anche alla fantasia questo al fine di evitare ad esempio che i bambini possano chiamarsi ‘Bender’,’Doraemon’ ‘Pollon’, ecc…
7) Nomi non corrispondenti al sesso del bambino: è normale che sia vietato dare un nome femminile ad un maschietto e viceversa. Fanno eccezione alcuni nomi ambivalenti quali Andrea, usato sia per il sesso femminile che maschile
8) Più di tre nomi: molti genitori, accanto al primo nome, vorrebbero onorare il ricordo dei loro parenti, di solito quello dei nonni. Però, bisogna ricordarsi che non è possibile dare al bambino più di tre nomi: gli altri non avranno alcun valore legale.